Rockol compie 30 anni.

Il 2 giugno 1995 nasceva Rockol, con la missione semplice e ambiziosa di raccontare la musica ogni giorno, con passione e competenza.

30 anni dopo tagliamo un traguardo allora imprevedibile, raggiunto con l’aiuto di chi ci ha letto, seguito, sostenuto e condiviso.

Un lungo incredibile viaggio, il nostro.
Che continua.
Grazie.

Gli auguri degli artisti

30 anni di musica

1995 — 2005

1995 — 2005: 10 anni di musica

Durante questo decennio, la scena musicale è stata attraversata da grandi trasformazioni. Il Britpop ha dominato il Regno Unito con la rivalità tra Oasis e Blur, mentre negli Stati Uniti l’onda del grunge si sta esaurendo, non si è ancora spento l’eco della morte di Kurt Cobain e si è assistito alla tragica scomparsa di due icone dell’hip hop: Tupac Shakur e Notorious B.I.G. Parallelamente, le Spice Girls hanno portato il pop britannico a livello globale con il fenomeno del girl power.

In Italia, il panorama musicale ha vissuto una fase di profondo rinnovamento. Artisti come Ligabue e Vasco Rossi hanno consolidato la loro posizione come icone del rock italiano, mentre Jovanotti ha continuato a evolversi, abbracciando suoni più internazionali e temi sociali. Il Festival di Sanremo, pur attraversando una fase di crisi d’identità, ha continuato a lanciare artisti destinati a durare, come Elisa, che lo vince nel 2001.

I Subsonica, emersi alla fine degli anni '90, hanno portato l’elettronica nel rock italiano, diventando protagonisti di una nuova scena alternativa insieme a gruppi come Marlene Kuntz e Afterhours, che hanno definito la nuova identità dell’indie rock nazionale. Anche il rap italiano ha visto una sua crescita. Prima gli Articolo 31, poi, nei primi anni 2000 l’esordio di Fabri Fibra e Mondo Marcio. Il genere inizia progressivamente a guadagnare attenzione, contribuendo alla diffusione dell'hip hop nel paese.

I Radiohead hanno ridefinito il rock alternativo con un album diventato culto, mentre Britney Spears ha rivoluzionato il teen pop con il suo esordio esplosivo. Il nu metal è esploso grazie a band come Limp Bizkit e Linkin Park, mentre Eminem si affermava come una delle voci più influenti e controverse del rap.

La musica digitale ha vissuto una svolta con l’arrivo di Napster e, poco dopo, con il lancio dell’iTunes Store, cambiando radicalmente il modo di fruire la musica. In Italia, lo stesso fenomeno ha contribuito a rendere più accessibili nuovi generi e artisti emergenti, anche fuori dai circuiti tradizionali. Alcuni cantautori storici, come Franco Battiato e Fabrizio De André (scomparso nel 1999), hanno continuato a influenzare le nuove generazioni.

Madonna ha dimostrato la sua continua rilevanza, mentre Beyoncé e Alicia Keys hanno guidato la nuova ondata dell’R&B. Johnny Cash ha commosso il mondo con un toccante ritorno artistico prima di scomparire nel 2003, mentre Kanye West ha debuttato portando innovazione nel rap. I Green Day sono tornati in cima con American Idiot, un album dal forte impatto politico, e il reggaeton ha conquistato la scena globale con artisti come Daddy Yankee.

Il periodo ha visto anche la diffusione di MySpace, che ha dato nuova linfa all'indie e all'emo, lanciando band come Fall Out Boy e My Chemical Romance, segnando l’inizio di un'era in cui Internet diventava parte integrante del successo musicale. Anche in Italia, le piattaforme digitali e i primi social network hanno iniziato ad amplificare la voce degli artisti indipendenti, aprendo la strada al successo di nomi come Caparezza, che con il suo stile ironico e graffiante ha saputo distinguersi nella scena musicale nazionale.

2005 — 2015

2005 — 2015: 10 anni di musica

Nel decennio tra il 2005 e il 2015, la musica ha vissuto un’epoca di grandi rivoluzioni digitali, nuove superstar e forti contaminazioni tra generi. YouTube ha cambiato radicalmente il modo in cui la musica veniva scoperta e condivisa, lanciando artisti come Justin Bieber e permettendo una diffusione virale senza precedenti. Inizia a prendere lo streaming con piattaforme come Spotify, che modificano per sempre l’economia dell’industria musicale.

In Italia, anche la scena musicale ha risentito di queste trasformazioni. YouTube, social media e talent show hanno permesso a nuovi talenti di emergere fuori dai canali tradizionali: artisti come Marco Mengoni, Emma Marrone e Alessandra Amoroso hanno saputo consolidare il loro successo grazie a una presenza digitale forte e a un seguito fedele. Tiziano Ferro, emerso nel decennio precedente, ha vissuto in questo periodo una fase di grande maturazione artistica, affermandosi anche a livello internazionale, in particolare nel mercato latino.

Il pop globale è stato dominato da figure come Beyoncé, che si è affermata definitivamente come icona mondiale, e da Lady Gaga, che ha scosso il panorama con la sua teatralità e il suo stile provocatorio. Rihanna è diventata una hitmaker seriale, mentre Taylor Swift ha compiuto il passaggio dal country al pop con enorme successo. In parallelo, in Italia, Laura Pausini ha continuato a rappresentare il paese nel mondo, mentre Giorgia ha esplorato sonorità soul e black con raffinatezza.

Nel mondo dell’hip hop, Kanye West ha spinto i confini artistici con album influenti, mentre Jay-Z ha consolidato il suo ruolo di magnate musicale. Drake è emerso come una delle voci più influenti del genere. In Italia, il rap è definitivamente esploso in questo decennio: Fabri Fibra ha aperto la strada con testi provocatori e diretti, seguito da una nuova ondata di rapper come Marracash, Club Dogo, Salmo e Noyz Narcos, che hanno portato il genere dal sottosuolo al mainstream, spesso grazie al web e all'autoproduzione.

Il rock ha perso centralità nelle classifiche, ma band come Muse e Arctic Monkeys hanno continuato a essere protagoniste a livello globale. Anche in Italia il rock si è ritagliato uno spazio importante: Verdena, Baustelle e Il Teatro degli Orrori hanno rappresentato una nuova generazione di band capaci di coniugare sperimentazione e lirismo.

L’indie rock ha avuto il suo picco con artisti come Arcade Fire e Black Keys, mentre i festival musicali sono esplosi in popolarità diventando fenomeni culturali, da Coachella a Glastonbury. In Italia, anche i festival hanno guadagnato centralità, con eventi come il Mi Ami e Home Festival che hanno dato spazio alla scena indipendente e a un pubblico giovane e digitale.

Il successo globale di Adele ha segnato un ritorno alla voce pura e all’autenticità emotiva. In Italia, un fenomeno simile è stato rappresentato da artisti come Malika Ayane, Noemi, e Elisa, che in questo decennio ha consolidato il suo ruolo con produzioni raffinate e cantautorali.

Il fenomeno EDM ha portato DJ come David Guetta, Calvin Harris e Avicii in vetta alle classifiche mondiali. Anche in Italia la musica elettronica ha guadagnato terreno, con DJ e producer come Benny Benassi, Congorock e Crookers che si sono fatti notare a livello internazionale, contribuendo alla presenza italiana nei club e nei festival di tutto il mondo.

Questo decennio è stato anche segnato da un forte ritorno dell’immagine come parte integrante del suono: i videoclip, i social media e le strategie visive sono diventati centrali per il successo. Anche in Italia, artisti come Levante, Coez e Calcutta, emersi verso la fine del decennio, hanno dimostrato come estetica, storytelling e autenticità potessero fondersi in una proposta musicale che parlasse direttamente alla nuova generazione digitale.

L’industria musicale, in profondo cambiamento, ha trovato nel digitale nuove strade per evolversi e ridefinire le sue regole e l’Italia - tra pop, mainstream e indie - ha saputo cogliere questa trasformazione, anche grazie a una generazione di artisti capaci di rinnovarsi e dialogare con il mondo.

2015 — 2025

2015 — 2025: 10 anni di musica

Tra il 2015 e il 2025, la musica ha attraversato una trasformazione radicale, sospinta dalla rivoluzione digitale, dalla contaminazione tra generi e da una nuova generazione di artisti. In questo periodo, i confini tra stili si sono progressivamente dissolti: il pop si è mescolato con il rap, la techno con il jazz, e il rock ha conosciuto un ritorno in forme rinnovate come il nu metal e l’indie rock orchestrale.

Anche in Italia, il decennio ha visto un’esplosione di contaminazioni sonore e sperimentazione artistica. Il pop tradizionale si è evoluto grazie ad artisti come Elodie, Annalisa, Marco Mengoni e Francesca Michielin, che hanno saputo rinnovare la scena fondendo pop, elettronica e R&B. Parallelamente nuovi protagonisti come Mahmood, Ultimo, Irama e Blanco, capaci di mescolare sensibilità emotiva e linguaggi contemporanei, iniziano a dominare le classifiche.

Lo streaming ha definitivamente superato ogni altro formato, con piattaforme come Spotify e Apple Music a dominare l’ascolto globale, mentre TikTok è diventato uno strumento centrale per il lancio di hit virali e per la scoperta di nuovi talenti. In Italia, proprio TikTok ha permesso l’emersione di una nuova generazione di artisti indipendenti e giovanissimi, come Sangiovanni, Ariete, gIANMARIA, Angelina Mango, capaci di intercettare i linguaggi visivi e sonori delle nuove generazioni.

Parallelamente, la figura dell’artista indipendente è emersa con forza: senza bisogno delle grandi etichette, molti musicisti hanno costruito carriere solide grazie a Internet, social media e comunità online. È il caso della scena indie-pop italiana, che ha visto l’affermazione di Calcutta, Carl Brave, Franco126 e Fulminacci, contribuendo a ridefinire l’estetica musicale con testi più quotidiani e sonorità ibride tra vintage e moderno.

Artisti come Taylor Swift, Beyoncé e Rihanna hanno mantenuto un’influenza costante, affermandosi come icone intergenerazionali, mentre nomi come Billie Eilish, Olivia Rodrigo e Bad Bunny hanno rappresentato la voce delle nuove generazioni. Allo stesso modo, in Italia artisti come Tiziano Ferro e Laura Pausini hanno continuato a rappresentare una presenza solida e riconoscibile, mentre Måneskin hanno compiuto una rara impresa: esportare il rock italiano nel mondo, vincendo l’Eurovision 2021 e conquistando le classifiche internazionali con una miscela energica di glam, punk e attitudine pop.

Il rap ha continuato ad evolversi grazie a figure come Kendrick Lamar e Drake. In Italia, il genere si è frammentato in molteplici sfumature: la trap è stata il fenomeno dominante, guidato da artisti come Sfera Ebbasta, Lazza, Rkomi, Capo Plaza e Tedua, capaci di conquistare un pubblico giovane e globale. Parallelamente, si è affermata una scena rap più lirica e personale con nomi come Ghali, Madame e Massimo Pericolo, che hanno portato nuovi temi, linguaggi e sensibilità.

L’elettronica ha vissuto una nuova giovinezza attraverso festival imponenti e ritorni sorprendenti come quello di Skrillex. Anche in Italia, il mondo del clubbing e della musica elettronica ha vissuto una rinascita grazie a realtà come Club To Club, Nameless, Kappa Future e a figure di rilievo internazionale come Tale of Us/Anyma, capaci di fondere performance live e ambientazioni digitali.

Anche il concetto stesso di album ha subito una trasformazione, spesso affiancato da singoli pubblicati in modo continuo e pensati per le piattaforme digitali. In Italia, molti artisti hanno adottato questo approccio, privilegiando l’uscita frequente di brani capaci di entrare rapidamente in rotazione social e streaming, alimentando una cultura dell’ascolto più fluida e immediata.

Nel frattempo, l’intelligenza artificiale ha iniziato a entrare nel processo creativo, sperimentando nuove modalità di composizione, produzione e performance. Anche in Italia si sono avviate le prime sperimentazioni, sia nell’ambito accademico che nella musica elettronica e sperimentale, aprendo nuove prospettive nel rapporto tra uomo e macchina nella creazione artistica.

Il decennio si è concluso con un panorama musicale profondamente ibrido, in cui l’immagine, l’identità digitale e la presenza online sono diventate parte integrante dell’esperienza sonora, ridefinendo non solo cosa ascoltiamo, ma anche come e perché lo facciamo. La musica italiana, al passo con i grandi mutamenti globali, ha saputo reinventarsi e parlare con forza a una nuova generazione, rendendosi più fluida, internazionale e contemporanea che mai.

Dicono di noi

Una playlist lunga 30 anni

Un percorso musicale che attraversa tre decenni di suoni, artisti e momenti che abbiamo raccontato. Una selezione curata da noi per accompagnare questa ricorrenza speciale.

Ecco i brani che abbiamo scelto

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